lunedì 11 gennaio 2010

Anche i boia muoiono - Fritz Lang (1943)

(Hangmen also die)

Visto in DVD.

Buon film sul nazismo, cupo e oscurissimo nei modi e nei temi, con i tedeschi crudelmente perversi ed i cecoslovacchi eroici e splendenti. Oggigiorno non è certo una gran novità, ma cnsiderando che il racconto si basa sull'invasione tedesca solo di poco precedente la prospettiva cambia molto; si tratta di un istant movie, certamente con scopi propagandistici ma anche ricco di rabbia da parte dell'esule Lang e del sempre anti-nazista Brecht, sceneggiatore del film.
Il film è un film epico sull'eroismo degli invasi, che certamente stancherebbe per eccesso di retorica (non per niente c'è Brecht dietro) se non fosse per Lang, che riesce a renderlo decisamente più avvincente trasformandolo in una tragedia senza sconti, utilizzando le ombre più che le luci, utilizzando gli antichi esterni di Praga, contro i cupi interni dei palazzi nazisti.
I cattivi sono cattivissimi, i buoni granitici, ma non stona troppo; ancora una volta infatti Lang parla di uomini normali travolti dal destino, che devono diventare pronti a tutti, anche ad uccidere.
Da antologia la scena della tortura della vecchia fruttivendola, elegantissima ma crudele nello stesso tempo (non bisogna aspettarsi niente di che, è proprio di una semplicità impressionante), e splendido l'uso delle ombre e delle inquadrature sempre diverse negli interrogatori della famiglia Novotny.
Non un capolavoro, ma decisamente un Lang di livello.

PS: anche questo film, come tutti quelli di Lang ebbe non pochi problemi di censura, e stranamente non per la violenza e la cattiveria che pervade il film, o almeno non solo, ma perchè i cechi venivano rappresentati tutti come bugiardi...

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