domenica 24 gennaio 2010

Hiroshima mon amour - Alain Resnais (1959)

(Id.)

Visto in DVD.

Un'attrice francese si trova per pochi giorni ad Hiroshima per girare alcune scene di un film, li incontrerà un architetto incaricato della ricostruzione della città che presto diventerà il suo amante; la relazione le farà tornare in mente il suo primo amore, un soldato tedesco durante l'invasione della Francia nella città di Nevers.
Film splendido, fatto di una trama terribile ma magnificamente ensata, tutta costruita di metafore, accostamenti e paragoni, spesso spiegati con le immagine più che con le parole. Una regia modernissima fatta di movimenti, inquadrature, angoli di ripresa, costruzione delle immagini sempre perfetti che non sfigurerebbero in un film di oggi, anzi difficilmente oggigiorno si può trovare una tale raffinatezza. Anche il tema in se, oltre per come è trattato non potrebbe essere più attuale.
Una sequenza d'inizio da brividi, con la primissima immagine che è un pozzo di poesia con due corpi acefali abbracciati coperti di sabbia, un incipit che per potenza è degno di un finale epico, che mostra le atrocità dell'atomica e che spiega le atrocità della memoria e dell'oblio; certe frasi non sono facili da dimenticare: "Come te anch'io ho cercato di lottare con tutte le mie forze contro la smemoratezza. E come te ho dimenticato. Come te ho desiderato avere un'inconsolabile memoria, una memoria fatta d'ombra e di pietra. Ho lottato da sola con violenza, ogni giorno, contro l'orrore di non poter più comprendere il perchè di questo ricordo. Come te, ho dimenticato".

L'unico difetto è la terribile verbosità che rende il film piuttosto noioso, ma lo rende anche un film unicamente da guardare (realmente una festa per gli occhi) più che da ascoltare, tanto l'essenza della trama riesce comunque a trasparire.

PS: in uncerto senso mi viene da paragonarlo ad "Di là dal fiume e tra gli alberi" di Hemingway; uno dei libri meglio scritti di sempre, ma anche uno dei più noiosi.

3 commenti:

Seconda serata ha detto...

Per anni, forse per decenni, volevo sapere perché il titolo del film era stato ripreso da un locale dove si faceva satira tanto tempo fa.
Ora mi tocca vederlo...

OT: Il Torneo degli Oscar deve attribuire i premi del quinquennio:
http://iltorneodeglioscar.blogspot.com/2010/01/nomination-del-quinquennio-95-99.html

Lakehurst ha detto...

Guardalo, va visto assolutamente, tanto è noioso, tanto è visivamente stupendo...
oh, finalmente posso votare per gli anni novanta in toto

Seconda serata ha detto...

Ormai ho smesso di sorprendermi per film fatti 70 anni fa. C'è n'è uno più bello dell'altro...