lunedì 22 febbraio 2010

The getaway - Sam Peckinpah (1972)

(Id.)

Visto in DVD.

McQueen, appena esce di prigione, ricomincia ad organizzare una nuova rapina, foraggiato da un tizio che ci mette i soldi, e affiancato da 2 che non conosce e di cui, è evidente, si fida a metà; per fortuna si fa aiutare pure dall'amata moglie... inutile dire che le cose andranno peggio del previsto.
Il film parte malissimo, noioso ed inutile va anvanti senza verve e con qualche ridicolaggine di troppo (la fuga in macchina subito dopo la rapina è degna di un film di Michael Bay). Poi però le cose si complicano ancora di più e la fuga verso il Messico diventa un tutti contro tutti, e allora si che comincia il ritmo, e allora si che i colpi di scena funzionano, la storia diventa interessante e il film non sembra funzionale solo a sprecare la tua vita.
Diverse le chicche, dal montaggio esageratamente (in senso positivo) rapido di Peckinpah nella scena dell'albergo (ma anche all'inizio in realtà), alla storia in contemporanea di Al Lettieri con la moglie del veterinario (crudele oltre ogni ragionevole dubbio), al carisma di McQueen (quando imbraccia il fucile a pompa in giacca e cravatta per eliminare i poliziotti, o quando esce tutto sgarruppato dalla discarica con la moglie, beh ti vien voglia di metterti in cravatta pure a te pensando di risultare figo quanto lui).
Per carità, si arriva alla fine piuttosto soddisfatti... però non decolla mai, non offre nulla di che e si accontanta di vivere sulle spalle del protagonista senza offrire altro. Un peccato soprattutto perchè ci si aspetta molto di più da chi è riuscita a fare qualcosa come "Cane di paglia".

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