giovedì 25 febbraio 2010

Il fantasma dell'Opera - Rupert Julian (1925)

(The phantom of the Opera)

Visto in VHS.

La storia del fantasma dell'opera è stranota, e certo questo film non la cambia, anzi, probabilmente imprime nell'immaginario collettivo come debba essere proposto un film basato sul libro (che immagino orribile conoscendo l'autore) di Leroux.
Scenografia splendide, titaniche, e ipercostose, sono la prima cosa che salta all'occhio; la seconda è ovviamente il trucco di Lon "l'uomo dai mille volti" Chaney.
La trama si svolge in maniera lineare, con realizzazioni pratiche ben congegnate che, credo proprio, all'epoca potessero creare un gran pathos, e perchè no, parecchi sussulti.
Le scene sono girate con una certa bravura e solo nella fine si susseguono alcune scene dal dubbio signifcato, ma in fondo all'epoca i film erano molto più ingenui. Il finale, quasi epico, si conclude con una presa in giro da parte del fantasma, magnifico.
Molte sequenze sono pure virate, tanto per non farsi mancare niente.
Il film fu un successo enorme e segnò in maniera decisiva il sistema di fare gli horror in America. La sequenza in cui per la prima volta appare il volto sfigurato del fantasma è realizzata con maestria, improvvisa, anche se preannunciata, e permette allo spettatore di godersi il trucco di Chaney.

La versione che ho visto io è una rielaborazione del 1990; figlia quindi della psicotica voglia tutta anni '80 di modernizzare il muto con l'inserimento di musiche moderne e addirittura di canzoni!!! Devo dire, la cosa è piuttosto orribile. Vi è inoltre un'inutile introduzione di Christopher Lee, che comunque è sempre un piacere da vedere.

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