venerdì 2 aprile 2010

Il ladro di Bagdad - Ludwig Berger, Michael Powell, Tim Whelan (1940)

(The thief of Bagdad)

Visto in VHS.

Una fiaba ispirata a "Le mille e una notte" realizzata in un periodo in cui il mondo arabo faceva esotismo e non paura. La struttura è proprio quella di una favola confusa, con principesse da salvare, prove da superare, amici e oggetti magici, maghi cattivi e tutto il necessario per soddisfare Propp.
Il film ha il suo punto di forza nell'ambientazione; i fondali dai colori carichi sono da urlo (su tutti la prima città tutta realizzata in azzurro) e sugli effetti speciali molto avanti per l'epoca. Non per niente vincerà l'Oscar proprio per la scenografia e gli effetti speciali, oltre a quello per la fotografia, anch'esso meritevole.
Per il resto il film non offre molto, anzi tende a dilungarsi troppo scadendo spesso nell'insistenza di idee superflue.

Un appunto; il mago cattivo si chiama Jafar, e anche il personaggio di Apu, il ladro del titolo, assomiglia al protagonista di "Aladdin", soprattutto nella scena di fuga che lo presenta.

Nessun commento: