mercoledì 3 febbraio 2010

La foresta pietrificata - Archie Mayo (1936)

(The petrified forest)

Visto in VHS registrato dalla tv.

Uno scrittore errante arriva nell'ultima locanda prima del deserto (in USA, ma non ricordo quale deserto), la sua parlantina facile, il suo romanticismo francese, il suo intellettualismo fiero d'esserlo porteranno la giovane figlia del proprietario (Bette Davis!!! che vedo per la prima volta da giovane!!!) ad innamorarsi di lui, poi un killer passerà di li (Humphrey Bogart!!! che vedo per la prima volta da giovane!!!) porterà a compimento la tragedia d'amore dei due. Nel frattempo si inseriscono toni da commedia che rendono il tutto guardabile.
Splendido il deserto ricostruito in studio (i fondali, fintissimi, sono veramente notevoli), passabile la regia di Mayo che non fa molto per staccarsi dall'origine teatrale del testo (e si sente), ottimi gli interpreti, brava la Davis, splendido Bogart (al massimo è il suo personaggio che risulta fatto male) e bravo pure Horwad (pure il suo personaggio non è granchè).
Questo, come già detto, è un film non particolarmente cinematografico ma molto teatrale; il che non è mai unbene, però riesce lo stesso a colpire, il suo fluire ininterrotto di parole sempre messe al posto giusto accoglie lo spettatore. Si può smettere di pensare e farsi semplicemente accarezzare dai dialoghi.

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