domenica 7 febbraio 2010

Violent cop - Takeshi Kitano (1989)

(Sono otoko, kyôbô ni tsuki)

Visto in DVD.

Il primo film di Kitano da regista è un noir piuttosto classico, con figure archetipe costituite da assassini folli ammalati dalla brama di uccidere, poliziotti dai modi spicci con una sorella pazza a cui stare dietro, nuovi arrivi ingenui e attaccati al regolamento, e poi c'è molta violenza (in questo caso, al contrario dei noir più classici, viene mostrata) e c'è tutto il contesto urbano che fa da cornice, labirinto e campo da gioco.
Kitano inventa poco, ma rimane sempre perfettamente credibile e, come nel migliore dei casi (come si dice, 1000 cliché commuovono) tutto funzione, il film si fa seguire, ti prende nel modo giusto e nel momento giusto e confeziono un'ora e mezza di interesse.
La violenza è un po ovunque in questo film, non è esagerata, ma sempre esposta, e soprattutto non è preannunciata da nulla, improvvisamente esplode; e questo può stupire chi è abituato agli stilemi hollywoodiani.
Stranamente il film è sostanzialmente privo di ironia, strano perché questo è un elemento tipico della successiva filmografia di Kitano, e strano anche perché in fondo il regista giapponese viene fuori dal cabaret.

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