venerdì 16 luglio 2010

Glory to the filmmaker - Takeshi Kitano (2007)

(Kantoku - Banzai!)

Visto in VHS registrato dalla tv, in lingua originale sottotitolato.

Secondo capitolo della trilogia "introspettiva" di Kitano, costruito sulla falsa riga del precedente Takeshis; anche qui il film è un pretesto per una cavalcata fra i generi cinematografici che sfocia poi nell'assurdo (un pò come credo debba essere "Getting any?", che mostra i vari generi del cinema giapponese conditi con gag classiche... film che però conosco solo di fama, per ora). A differenza del predecessore c'è però maggiore metacinema ed una minore componente personalistica anche se il protagonista è Kitano stesso.
La trama inizia bene, con Kitano, accompagnato da un pupazzo che funge da sua alter ego, in crisi creativa che mostra alcuni suoi progetti incompiuti che vanno dallo stile naturalistico giapponese (la sequenza simil-Ozu e il modo in cui questa viene liquidata è uno dei momenti migliori) all'horror attuale, poi il film devia mostrando personaggi assurdi, al limite della decenza in un gustosissimo susseguirsi di situazioni surreali (impareggiabile l'oca marionetta, personaggio a se stante)... purtroppo il film esagera, e preme ancora sull'acceleratore dell'assurdo concludendosi in un finale panico metacinematografico e auto-autoreferenziale difficilmente giustificabile.
Esattamente come il capitolo precedente parte bene, ma si perde lungo la strada...

PS: due volte assurda la gag che cita (in maniera non velata) la testata di Zidane ai mondiali del 2006.

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