lunedì 19 luglio 2010

Ombre malesi - William Wyler (1940)

(The letter)

Visto in DVD in lingua originale sottotitolato.

Accaldato e sudaticcio noir esotico (in quasi ogni scena c'è un ventilatore acceso), tutto giocato attorno ad una Davis splendidamente bipolare, un attimo prima portesa verso la disperazione figlia dell'innocenza, l'attimo dopo algida e perfida calcolatrice.
La storia è quella della Davis, moglie di un possidente di piantagioni in malesia che ammazza un loro conoscente, la sua ricostruzione è quella di una vittima degli abusi che si ribella e uccide il suo aguzzino, ma non tutto convince, e presto esce fuori una lettera (quella del titolo originale) che getta una luce diversa su quanto avvenuto.
Il film, spesso giocato sui chiaroscuri lunari, è fatto di scene forti e molto evocative che devono tutto alla cornice esotica con cui Wyler gioca con facilità; spelndida la scena iniziale, vero capolavoro del film; ma merita d'essere ricordata anche la scena dell'incontro fra la Davis e la moglie dell'uomo ucciso, trattata come una scena quasi metafisica di incontro con una divintà.
Il finale è un pò facile ma risulta doveroso per come si è mossa la storia fino a quel punto, e poi rischiama lo splendido incipit.

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