domenica 5 settembre 2010

La fossa dei serpenti - Anatole Litvak (1948)

(The snake pit)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Splendido film sulla follia e sul manicomio, tra i più onesti in questo campo, non ancora avvelenato dal luogo comunque libertario anni 60-70 della malattia mentale come diverso (e migliore) modo di vedere il mondo e che trasforma direttamente la psichiatria in una propaggine del demonio.
Questo film cerca invece di mostrare tutti i punti di vista; mostra infatti l'opinione del paziente nei confronti dei medici, delle strutture e della sua stessa malattia, del suo tentare di venirne fuori, delle sue sofferenze, della fiducia o sfiducia nelle metodologie mediche; ma viene mostrata anche la diversa consapevolezza dei medici, che risultano quindi non tutti ottusi o cattivi a livello del nido del cuculo (anche se la maggior parte si, ma ci si accntenta); e poi il rapporto con i pazienti, le metodologie usate (dell'epoca) senza troppi sensazionalismo, il transfert ecc...
Un film decisamente buono, che mostra un argomento nel modo più onesto possibile (fermo restando la drammattizzazione), e ci piazza pure qualche inquadratura ad effetto per far capire che Litvak non è l'ultimo arrivato.
La trama si muove con stile, con giusto un abbassamento del ritmo dopo la metà che viene presto recuperato, portando chi guarda a fare il tifo per la ottima Olivia de Havilland.

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