venerdì 1 ottobre 2010

Luna di fiele - Roman Polanski (1992)

(Bitter moon)

Visto in DVD.

Questo film sembra una puntata di “Hunger”, un telefilm introdotto da David Bowie in cui, in ogni maledetta puntata, un ingenuo e pallido inglese viene adescato da una, o più, belle donne con un tasso variabile d’erotismo italiano anni ’70 con qualche incursione nel sopranaturale…. Poi il fil cambia, ed inizia un racconto nel racconto sembra “Hunger” ma senza tutta la parte ultraterrena, e con un 30% di tette in più, non che non ce ne fossero nell’originala, però la Seigner è spesso intenta a farsele sprimacciare…

In questo film un ingenuo e pallido Hugh Grant, in crociera con l’inglesissima consorte (Scott Thomas), viene adescato dalla Seigner (che fatica a tenersi i vestiti addosso, e ora capisco Polanski) e dal di lei consorte (Coyote) che si compiace nel raccontargli la loro storia, ricca di sesso, perversioni, violenza psicologica, vendette e ancora perversioni.

Inquietantemente, ad un certo punto, non saprei dire dove, il film si fa suadente, ondeggiante come la nave su cui è ambientato, si fa seguire come una fiaba de “Le mille e una notte”… e viene in mente che, forse, ci si trova di fronte ad un film su erotismo e seduzione che sta Polanski come “Eyes wide shut” sta a Kubrick, con solo molta classe in meno…

Poi arriva il finale, sempre più stupido, banale (anche se son contento che sia finito così) e troppo rapido, e ci si sveglia dallo stato di trance, e ci si rende conto d’essersi sbagliati; ci si rende conto che si stava guardando soltanto una puntata di “Red Shoe

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