lunedì 17 gennaio 2011

City of life and death - Chuan Lu (2009)

(Nanjing! Nanjing)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un altro film di regime, su un’altra guerra. La Cina mostra i suoi muscoli cinematografici e fa vedere che riesce a fare i kolossal pure lei, e nel frattempo sputa un po di veleno contro i giapponesi.

Il film mostra l’invasione di Nanchino da parte dei giapponesi durante la seconda guerra mondiale e di tutte le atrocità compiute su una popolazione inerme, ma orgogliosa…

Il film è esteticamente ottimo, con un intenso bianco e nero ed una ricostruzione degli esterni da far impallidire “Il pianista”. La regia poi non spiccherà per originalità, ma fa quello che può per non annoiare mai, ed in un melo drammone di qualche ora è molto.

Tutto il problema sta nella storia, se nei primi 15 minuti i giapponesi sono rappresentati come un esercito di esseri umani, impreparati a gestire un evento così grande, nel giro di un paio di inquadrature diventano una selva di barbari aguzzini che si divertono a compiere varie ed eventuali atrocità, tanto da far passare per buoni i nazisti (che si occupano, degnamente del campo profughi). Non nego la realtà storica degli eventi, e c’è da dire che un giapponese è presentato come un essere umano, ma questa lunga sequela di efferatezza risulta stucchevole ed inutile, anzi utile ad un regime per creare il solito senso di unità nazionale, ma è poco cedibile e soprattutto indifferente alle motivazioni degli individui…

Poi ripenso che i giapponesi sono per i cinesi gli equivalenti dei nazisti per gli europei e cerco di ricordare un film in cui i nazisti vengono mostrati come essere umani….

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