domenica 6 febbraio 2011

Il buco - Jacques Becker (1960)

(Le trou)

Visto in VHS.

Un altro film francese di fuga dal carcere più o meno dello stesso periodo di “Un condannato a morte è fuggito. Per pura fatalità li ho visti vicini e non riesco a considerarli separatamente…

Le due opere sono diametralmente opposte, solitaria, silenziosa e scarna l’altra, tutta costruita sui rapporti tra i 5 condannati la questa. Una fuga tutta cerebrale, pensata e preparata più che attuata la prima, un lavoro quasi improvvisato e tutto muscolare il secondo…

Fra i due preferisco la maggior inerenza alla realtà di questo film di Becker piuttosto che il sottile gioco metafisico di Bresson, anche se pure questo film non è scevro di difetti.

Becker si preoccupa di mostrare una fuga tutto sommato semplice in ogni dettaglio, mostrando ogni attimo di lavoro e rendendo la fatica dell’abbattimento di un muro in cemento come l’atto eroico di questi 5 carcerati; l’idea certamente funziona, ma esagera, rallenta molto il film, ma soprattutto rischia di annoiare; l senso sarebbe stato ben trasmesso anche con se il lavoro non fosse stato seguito quasi in tempo reale.

Il due finali poi risultano molto diversi, questo è terribilmente amaro e cinico, e francamente potente nella sua normalità. Assolutamente il film di fuga migliore mai realizzato, data la sua assoluta verosimiglianza.

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