domenica 1 maggio 2011

Il cielo sopra Berlino - Wim Wenders (1987)

(Der himmel über Berlin)

Visto in DVD.
Un angelo che accompagna la vita degli uomini li invidia, nonostante le loro sofferenze, perché loro vivono davvero, mentre lui non esperisce nulla di ciò che è la realtà.

L’inizio sembra un opera d’arte audiovisiva, per una mezzora neppure c’è una vera e propria trama e il film va avanti per accumulo d’immagini e situazioni, anzi il film parla con quelle immagini, mostra gradualmente i personaggi senza doverli spiegare; oggigiorno chiunque sa la storia, ma immagino che all’epoca l’effetto sorpresa nei confronti dei personaggi principali fosse notevole.

Il regista muove la macchina da presa in maniera chirurgica, è un occhio invisibile e asettico che si muove sinuoso come pochi tra la vari umanità messa in scena.

Estremamente contemplativo e intimista tanto da poter rompere le palle, eppure, miracolosamente, non sfocia mai nell’intellettualismo fine a se stesso (ok, ok, tranne nella parte del vecchietto poetastro che è li solo per fare poesia all’acqua di rose ed effettivamente smazza le gonadi) e, per me almeno, neppure arriva mai alla noia.

Una piacevole sorpresa.
PS: grande Falk, nella parte di se stesso che si rivela un angelo caduto.

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