martedì 8 novembre 2011

Tutti gli uomini del re - Robert Rossen (1949)

(All the king's men)

Visto in DVD. Un giornalista segue fin dai primi passi l’ascesa di un “giovane” politico, una sorta di rottamatore degli anni ’40 che si pone in maniera aperta e chiara contro i poteri forti. Ovviamente non avrà successo, finchè le sue accuse non si concretizzeranno nel crollo colposo di una scuola, con diversi bambini rimasti uccisi, per la scarsa qualità delle materie prime. Inizierà una carriera che lo porterà nel tempo a divenire sempre più cinico e disilluso, nell’utilizzare il potere acquisito solo per averne di più, arriverà ad una violenza morale e fisica sia ambito politico che privato, passando sopra a chiunque ed utilizzando metodi ben peggiori dei suo predecessori. Finirà malamente.

La parabola politica del self made governatore che viene contagiato dalla follia del potere una volta insediatosi non sarà originale (credo neanche all’epoca), ma sarebbe decisamente funzionante e agghiacciante nella costruzione per il deraglio morale estremo a cui arriva quasto Willie Stark; purtroppo però il film ebbe qualche problema in post produzione. Il montaggio venne rimaneggiato più e più volte da persone diverse con il risultato di rendere la trama meno scandita, a tratti lenta e a tratti saltando porzioni, trasformando la lenta trasformazione dell’uomo buono in cattivo con improvvisi cambi di personalità. Questo problema, più un certo eccesso d’enfasi abbastanza diffuso fanno soffrire terribilmente il film.

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