lunedì 16 luglio 2012

Biancaneve e il cacciatore - Rupert Sanders (2012)

(Snowwhite and the huntsman)

Visto al cinema.

La storia è nota ed è altrettanto noto che è appena uscito un'altro film ispirato alla medesima fiaba, inevitabile, quindi, il confronto.
Se il film di Tarsem, dunque, spingeva tutto sul fiabesco, sul kitsch e sulla commedia, qui il registro cambia completamente, l'ambientazioni si fanno gotiche, il tono drammatico, i personaggi shakespeariani.
Anzi ad essere del tutto lucidi direi che questo film ha le cadenze, gli ambienti e gli stilemi del fantasy classico.

Perchè dal fantasy prende il ritmo della storia, di guerre fra regni, di viaggi a tappe e di predestinazione. Ruba gli ambienti a quel mondo medievali all'inglese che fa da sfondo a questo genere da quando c'ha messo le mani Tolkien. Infine il gotico imperversa ovunque e la regia è li pronta ad indugiare proprio sulle caratteristiche più tipiche anche se non funzionali alla storia (tutte le attività della regina, dal bagno nel latte, allo specchio magico, sono essenzialmente inutili, ma fondamentali per creare il clima giusto).

Ciò che però è maggiormente interessante è come utilizzi tutti gli elementi della fiaba classica (il cacciatore, il principe, la mela, i nani, la trasformazione della regina in una vecchia) e addirittura alcuni dei cartoni della Disney (il feeling particolare della protagonista per gli animali), per rimescolarli fra loro, sporcarli di gotico e riposizionarli tutti con una senso ed una motivazione.

Il film non è assolutamente perfetto, soprattutto nella trama poco chiara in molti punti che indulge troppo nel buon cuore di chi guarda; ma l'ambiente è perfetto e la storia regge perfettamente su alcuni personaggi chiave che valgono la visione (ovviamente la regina cattiva d il cacciatore, molto meno l'insipida Biancaneve). Inoltre le trovate visive sono eccezionali.

PS: un encomio a Hemsworth che sembra pure un attore, un elogio ai nani impersonati dal meglio del ciname inglese e che è un piacere vederli messi li (pur comprendendo che sarebbe più giusto dare lavoro ai agli attori nani almeno nelle parti da nano), un disappunto solo nella Stewart che passa tutto il film con una mezza smorfia di schifo stampata in faccia e basta... e basta! giuro, non sorride neppure.

2 commenti:

Babol ha detto...

A questi punti mi chiedo perché mettere la Stewart a fare Biancaneve, visto che bastava guardare il trailer per capire che questa pellicola aveva un enorme e palese punto debole...
Comunque martedì andrò a vederlo, mi viene già il nervoso per l'occasione sicuramente sprecata di avere un bel Biancaneve gotico.

Lakehurst ha detto...

che poi secondo me non è che ci stava male, anzi, aveva il phisique du role adatto, è che proprio non riesce a cambiare mai quell'espressione infastidita