martedì 5 febbraio 2013

Blades of glory: Due pattini per la vittoria - Josh Gordon, Will Speck (2007)

(Baldes of glory)

Visto in tv.

I due più grandi campioni di pattinaggio del mondo sono entrambi statunitensi, ma sono esattamente agli antipodi, uno calmo e molto tecnico, l’altro selvaggio creativo e dipendente da sesso. Verranno ostracizzato dalle gare di singolo maschile a causa della loro rivalità, ma non riuscendo a reinserirsi nel mondo riproveranno ad entrare nell'ambiente sportivo nella disciplina a coppie, gareggiando insieme.

Will Ferrel ha una comicità estremamente anni zero, che è un po’ quella di Ben Stiller o di Judd Apatow, quella di far ridere per il contesto e non per una battuta, una scena di un suo film, messa fuori contesto è assolutamente insignificante, messa nel posto giusto può essere vincente. Ma se Ben Stiller è il più raffinato in questa disciplina, Will Ferrel ne è la versione demenziale. La comicità è sempre quella, ma il contesto è estremizzato, i suoi personaggi sono macchiette viventi (sono dei ritardati al pari di quelli di Ben Stiller, ma estremamente più stupidi), le storie sono pura scusante (di fatto il filone sportivo di nicchia è un cliché già affrotnato in “Talladega nights”) e l’intero mondo attorno a loro è molto più demenziale, più estremizzato ed esteticamente più kitsch.

Questo film non esula dall'idea di base e di fatto rappresenta un esemplare classico di Will Ferrel; senza un’idea particolare, sempre con il solito concetto di fondo dell’amicizia virile (fino a un certo punto) che nasce nelle necessità si muove col pilota automatico azzeccando alcuni momenti e diventando un ottimo film medio (del filone demenziale eh, non va dimenticato). Niente di più.

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