giovedì 7 febbraio 2013

Vite vendute - Henri-Georges Clouzot (1953)

(Le salaire de la peur)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.

In una cittadina del Messico in cui governa la disoccupazione e una ditta petrolifera si muovono diverse forme di diseredati di diverse nazionalità. Quando la compagnia petrolifera offre l’occasione di una vita saranno in molti tentare la sorte e farsi assumere. L’occasione sarà rappresentata da una cifra immensa offerta a chi riuscirà a portare un carico enorme di nitroglicerina ad un pozzo petrolifero in fiamme passando su una lunga, e molto accidentata, strada sterrata. Nei quattro autisti selezionati si animeranno le paure e le voglie di rivalsa di tutta un’esistenza, in un lungo percorso che si rivelerà un gioco al massacro contro il destino.
Affascinante film del sempre bravo Clouzot; regista francese conosciuto per la sua capacità nel creare tensione e nello sviluppo di meccanismi che intrappolino i suoi personaggi. Questo film non esce dal seminato, però lo fa in una maniera diversa; si rilassa. Il film si prende il suo tempo; si muove con ritmo tranquillo, dipanando le vite dei personaggi prima ancora che la storia vera e propria, l’inizio del viaggio comincia dopo circa un’ora di film. Tutta questa calma crea il mood generale del film, e mostrando con lentezza una situazione rischiosa che si sviluppa riesce nell'enorme compito di rendere thrilling un lento viaggio su camion che devono andare pianissimo. Forse non tutto è riuscito a superare il peso degli anni con la stessa forza, ma ho trovato comunque encomiabili molte scene, dal superamento del dirupo (molto ben riuscito), all’eliminazione della frana, fino al finale nella pozza che vale da sola la visione del film.
Unico neo che ho trovato… beh per una volta mi è sembrato posticcio il finale negativo a tutti i costi.

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