venerdì 5 aprile 2013

Fa' la cosa giusta - Spike Lee (1989)

(Do the right thing)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.

In una caldissima giornata nel Brooklyn si muovono personaggi di quartiere tra i più vari, tutti intenti alle loro pratiche quotidiane senza apparenti cambiamenti dal solito. Sarà il caldo, o saranno i continui rapporti conflittuali arrivati ad un’inevitabile fine oppure solo il destino, ma le tensioni razziali che si respirano quotidianamente esplodono in una rivolta vera e propria.
Spike Lee costruisce un film corale che più che a Woody Allen (ad inizio carriera era stato affiancato al regista newyorkese) fanno pensare ad Altman, con una serie di coprotagonisti non sconfitti, ma abituati allo status quo che non mettono più in discussione, senza sogni particolari se non l’arrivare a fine giornata; il regista per se si ritaglia uno dei personaggi più miseri (emotivamente e culturalmente) dando pure una buona prova d’attore.

Come stile di regia ancora invece guarda apertamente agli anni ’40, con un uso della prospettiva, dell’inquadratura sghemba, del movimento di camera, della costruzione delle scene  che sembra riecheggiare un “Terzo uomo” o un “Citizen Kane” calati nella cultura pop e nei colori chiassosi degli anni ’80.

Questo non è un film perfetto (i personaggi fanno colore, ma non si legano mai del tutto, la sceneggiatura ha qualche piccola zoppia nei dialoghi e tutto sommato non c’è molta empatia), ma un’opera da vedere assolutamente.

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