venerdì 19 aprile 2013

Giù al nord - Dany Boon (2008)

(Bienvenue chez les Ch'tis)

Visto in tv.

Un dipendente delle poste cerca di farsi trasferire sulla costa azzurra, ma ingannando i superiore riesce solo a fasi spostare nel profondo nord, luogo demonizzato dai francesi dove una civiltà diversa, con una lingua loro, vive in un ambiente freddo. Ovviamente quasi nulla dei preconcetti si rivelerà vero.

Commediola francese buonista e prevedibile a cui non avrei dato un soldo… dopo averla vista direi che avevo ragione.
Si conferma una commediola buonista e prevedibile che fa a pezzi i luoghi comuni mostrando come ci si vuol bene lo stesso. Ma in realtà questo non è un problema, sono pronto alla demagogia se in cambio posso ridere, possibilmente molto. Il problema è che la parte più divertente si perde dopo i primi dieci minuti (simpatici i tentativi di trasferimento o  primi viaggi verso il nord) ed il resto è sbobba.

Quel che è peggio poi è che il 60% delle gag successive sono tutte giocate sulla lingua del luogo che viene tradotta in italiano con un accento folle che in primo luogo non è incomprensibile come doveva essere nelle intenzioni (vanificando alcune scene) e per il resto del tempo sembra un linguaggio da ritardati, il che rende il fallimento più irritante.
Do il beneficio del dubbio alla versione in lingua originale che con tutta probabilità non è minimamente rappresentata da quella italiana.

Devo ammettere comunque che sulla carta l’idea di trasferire la vicenda in Italia sembra vincente… anzi quasi doverosa. 

2 commenti:

Babol ha detto...

Non male, assolutamente innocuo. Ovviamente, per un italiano fa più ridere il remake!

Lakehurst ha detto...

me lo aspettavo innocuo, invece l'ho trovato stucchevole, non divertente e a tratti irritante