venerdì 17 gennaio 2014

Aiuto vampiro - Paul Weitz (2009)

(Cirque du Freak: the vampire's assistant)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un ragazzo va a vedere un circo di fenomeni da baraccone; accidentalmente scopre l'identità vampiresca del proprietario e, a causa di un furto, diverrà un mezzosangue per pagare il debito. A questo si somma la voglia del migliore amico del protagonista di diventare vampiro, voglia sempre frustrata dal capo del circo, verrà però preso in simpatia dal violento antagonista della storia.

Il film comincia bene, spigliato, dinamico il giusto e ironico quanto serve; costantemente orientato verso un target adolescente o anche pre-teen, ma tutto sommato con dignità e qualche buona idea. Ecco direi che questo (il tono generale) ed il cast sono i veri punti forte; questi più la vaga sensazione che dietro a tutto (sia agli sviluppi positivi che a quelli negativi) ci sia sempre il destino (incarnato), che quindi non sia un antagonsita classico, ma più un emissario del caos di batmaniana memoria.
Peccato che rapidamente il tutto si disgreghi in una storia poco efficace e banalissima, di affermazione personale e scontro fra due ex amici; una trama che non solo non dice niente di nuovo, ma neppure appassiona sui punti che solitamente sanno essere la forza di questi film (le nuove relazioni che il protagonista deve costruirsi, il suo sviluppo e la sua crescita personali, il senso di uno showdown imminente e doloroso). L'ambientazione gotico-statunitense potrebbe essere quantomeno un buon modo per aggiornare vecchie situazioni o, almeno, per riattualizzare tutto quel filone americano di passione per il lato oscuro (su tutti la Famiglia Addams); il freak show però si limita ad essere solo una breve coreografia, una sorta di mobilio gotico sostanzialemente inutile (per questo citare Browning mi pare eccessivo).

Se a questo vien sommato una serie di scelte orribili per costumi/trucco/capelli dei personaggi, nonché alcuni degli utilizzi più brutti del computer (la velocità aumentata dei vampiri!) e un senso di sciatteria kitsch generalizzato (anche le dissolvenze sono ingiustificabili) si ha il quadro generale dell'opera.
Si ha quindi un bel tentare di salvare almeno lo scontro finale (con qualche piccola idea buona) o riabilitare il mood generale... tutto è troppo brutto e lasciato a se stesso; destinato ad un pubblico adolescente che, dal punto di vista dei produttori, sembra essere considerato idiota.

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