lunedì 21 aprile 2014

Quella casa nel bosco - Drew Goddard (2012)

(The cabin in the wood)

Visto in DVD.

Bene, proviamo a parlare di 'sto film.
Cabin in the wood comincia con un paio di colletti bianchi che parlano del più e del meno... inizio da commedia.
Poi; secondo inizio. Cinque ragazzi americani che più banali non si può decidono di passare il weekend in una qualche baracca montana sperduta in mezzo al niente e lontano da chiunque li possa salvare in caso di attacco zombie.
I due inizi sottendono a due film che sembrano correre in parallelo (infiltrandosi l'uno nell'altro); da una parte una commedia nera, dall'altra "La casa" ricalcata minuto per minuto con solo l'aggiunta di un limone duro ad lupo impagliato.
Poi ad un certo punto le cose si faranno decisamente più chiare, ma in quel momento il film perderà completamente la testa e diventerà un'assurdo balletto con schizzi di sangue ovunque.

Non si può dire altro per non rovinare un film che fa, non dei colpi di scena, ma dei cambi di punti di vista, la sua forza.

Ci sono comunque diverse cose da dire.

1- Questo è un film meta-cinematografico; sulla scia di uno Scream o (meglio) di un Behind the mask, ma in maniera decisamente diversa; utilizza tutti gli stilemi del genere per un motivo preciso, ma il motivo non pesa e non pretende di chiarire come funzionano le usa per veicolare un finale assurdo che altrimenti non avrebbe mai potuto esistere.
2- Questo film non è un horror, non per davvero almeno, in realtà è una commedia; con una porzione cretina con i colletti bianchi (bellissima la telefonata in viva voce!) e con una parte più prettamente in ambiente horror che ha una serie da idee da 15enne, non fa ridere, ma ti fa passare via tranquillamente.
3- Si c'è almeno una testa segata, qualche quintale di sangue e pure un paio di tette che non t'aspetti; ma non è un film splatter, si ferma sempre poco prima; si vede il sangue, ma non da dove arriva.
4- Questo è un film citazionista abbestia, oltre a La casa cita qualche altra decina di film di genere in un finale che vive di quello.
5- Non perde mai la sua follia iconoclasta neppure alla fine (SPOILER ALERT, si pensi all'idiozia dell''unicorno che incorna o al tritone che uccide! SPOILER ALERT FINITO).

Ecco detto ciò possiamo riassumere in questo modo. Un film cazzaro in ogni senso fin dalle prime immagini. Cazzaro perché fa ridere e cazzaro perché non si prende sul serio. Utilizza l'horror classico in maniera enciclopedica solo per dare l'avvio ad un finale enorme. E questo finale è tutto il film. Se non piace la sbroccata degli ultimi 20 minuti il film non può piacere in toto.
Personalmente l'ho adorato; dall'inizio alla fine. Rimane un film idiota, ma di un'idiozia estremamente intelligente.

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