lunedì 23 giugno 2014

Tokyo-ga - Wim Wenders (1985)

(Id.)

Visto in DVD, in lingua originale sottotitolato.

Documentario di Wim Wenders a Tokyo sulle tracce, reali, ma anche metafisiche, di Ozu.
Il lavoro che cerca di fare il regista tedesco è un discorso sull'immagine (il titolo significa proprio "immagine di Tokyo"); in giro per la capitale giapponese realizza due interviste a due collaboratori di Ozu, si filosofeggia sul concetto d'immagine, chicchera con gli amici e ce lo fa sapere, gira per una Tokyo americanizzata, gira un vero e proprio documentario sui costruttori dei cibi in cera da mettere in vetrina. Tutto quello che fa è parlare di immagini, con i collaboratori di Ozu, con gli amici, i costruttori di immagini di cibi non sono altro che diverse versioni dello stesso discorso. Tutto poi viene realizzato tentando di seguire le stesse linee guida del regista giapponese (camera fissa, almeno una scena in treno, stesse location).
Tutto sommato però il senso ultimo del film (l'immagine) a me è parso affogato in tantissimo cazzeggio mentale, un ritmo soporifero e alcune lunghe sequenze (i costruttori di cibi, ma anche i rockabilly che ballano) che sarebbero state realizzate meglio da Syusy Blady. Tutto è dispersivo ed eccessivamente filosofico, tanto da perdere completamente il senso di quello che viene raccontato, mentre le immagini realizzate sono di un'estetica imbarazzante.
Le due interviste ai collaboratori di Ozu però sono qualcosa di bellissimo (la seconda soprattutto); non è tanto il racconto di qualche piccolo retroscena, quanto il rapporto particolare che si veniva a creare con il regista, l'aura metafisica attorno ad uomo che era anche il padre spirituale di tutte le persone che lo circondavano.

Nessun commento: