venerdì 11 luglio 2014

Duplex, Un appartamento per tre - Danny DeVito (2003)

(Duplex)

Visto in tv.

Una coppia decide di comprare in nuda proprietà una appartamento a Brooklyn; coabitando con l'anziana proprietaria precedente fino alla di lei morte. La delicata vecchina si dimostrerà essere una stronza pazza e piena di salute. L'anziana rovinerà a poco a poco la loro vita sotto ogni punto di vista (soprattutto lavorativo). Arrivati allo stremo della sopportazione decideranno di ucciderla; prima in autonomia (ma ovviamente la vecchietta si dimostrerà, abile, pericolosa e fortunata) poi rivolgendosi ad uno specialista.

Commedia grottesca, cinica e velata di nero; genere in cui DeVito (qui regista) ci sguazza ampiamente (è evidente che deve avere accettato questa sceneggiatura con gioia). Ricca di situazioni al limite dell'assurdo, del già citato grottesco, ma anche dello schifo; ci si sguazza qui a maltrattare i protagonisti, come se fossimo in un film comico girato da Haneke.
Di fatto DeVito si dimostra un serio e originale mestierante; inquadra con dovizia di originalità, non lascia niente al sottinteso (che sarebbe sembrata mancanza di palle più che buon gusto) nell'umiliare Stiller e azzecca perfettamente il ritmo.
Quello che manca, purtroppo, è la comicità. Il film si segue bene, intrattiene e personalmente ero molto curioso di vedere come poteva concludersi senza scadere nel politicamente corretto, nell'accomodante o nel già visto (in questo senso il finale non è sensazionale, ma devo dire che ha scartato con stile tutte le mie preoccupazioni); però non si ride, ci si diverte, ma in un film comico la risata conta.

La Barrymore è una buona spalla, ma niente di più; Stiller fa se stesso come al solito, forse con il pilota automatico...

2 commenti:

Babol ha detto...

L'avevo visto per caso e en passant un po' di tempo fa e, per quel poco che ho visto, mi è sembrato caruccio e cattivello.
Prima o poi lo riguarderò con più attenzione!!

Lakehurst ha detto...

cattivo senza dubbio, soprattutto nel martirizzare i due protagonisti. però la parte intetressante, per me, si ferma li. comunque è una visione gradevole.