venerdì 20 febbraio 2015

Convoy, trincea d'asfalto - Sam Peckinpah (1978)

(Convoy)

Visto in tv.

Un gruppo di camionisti perseguitati da un poliziotto, divenuti ricercati a causa di una rissa cercano la fuga fuori dallo stato; a loro però si aggiungono decine di altri veicoli in una sorta di protesta.

Tratto da una canzone (sic) dallo stesso titolo questo è una sorta di western fuori tempo massimo che alle carovane di carri e agli assalti dei banditi sostituisce i camion e la polizia in un inseguimento a distanza che sembra essere stato basato sul modello de "L'imperatore del nord" (film che avrebbe voluto girare Peckinpah) già con Borgnine come antagonista.
Al contrario del film di Aldrich però questo è un film noioso. Certo non viene in aiuto una trama ripetitiva per struttura, ma il non averci messo dentro nessuna scena interessante, avendo annacquato tutto con una storiella d'amore fin troppo scontata e non avendo sfruttato affatto l'idea degli inseguimenti (c'è giusto un camion ribaltato, ma senza troppa convinzione). Pure il finale è una commediola accomodante.
Il film è a tal punto inutile che i rallenty alla Packinpah mi sono sembrati inutili e fuori luogo (rallentano ulteriorment eun film non velocissimo) e le scene che più si fanno ricordare sono quelle dei camion che viaggiano nei deserti con musica country di sottofondo...
Uniche note positive: un Borgnine solido e roccioso, ancora più luciferino del controllore di treni de "L'imperatore del nord" (se possibile); e un film in cui, finalmente, vedo Paulie fuori da un incontro di boxe.

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