mercoledì 11 febbraio 2015

Grey Gardens, Dive per sempre - Michael Sucsy (2009)

(Grey gardens)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Film per la tv che mostra la vita delle due protagoniste dell'omonimo documentario degli anni '70; il favoloso passato negli anni '30 ricco di speranze e traumi, la vita fatua degli anni successivi, il degrado e la follia dagli anni '60 in poi, il posto al sole ricevuto, brevemente, dal successo di critica del film dei fratelli Maysles.

Come si è già avuto modo di dire, i film per la tv hanno raggiunto picchi di qualità insperata, in molti casi il merito è della HBO. Questo film non fa eccezione.
E credo sia da sottolineare quanto sia didattico questo film; idea di partenza bellissima e bankable fin da subito (il documentario è un cult negli USA e le due donne sono parenti dirette di Jackie O, La First Lady per definizione); messa in scena di primo livello con location costruite al computer senza troppo ferire e interni impeccabilmente ricostruiti (bellissimi per opulenza quegli degli anni '30, bellissimi per specularità con quelli reali quelli degli ultimi anni delle protagoniste); cast enorme che riproduce alla perfezione i personaggi già visti. A fronte di ciò un eccesso di fretta nel risolvere nel minor tempo possibile il maggior numero di anni; inoltre una tendenza all'ipertrofia, al voler mettere tutta la carne al fuoco anche se non ce ne sarebbe bisogno.

Per chi non ha visto, e non vuole vedere, il documentario; questo è un buon film che mostra come si possa partire dall'alto e morire rinchiusi in sé stessi senza che le persone a te più vicine si rendano conto di nulla o, peggio, coinvolgendo anche loro. In più ci sono due interpretazioni favolose delle protagoniste.

Per chi ha visto il documentario questo film è fondamentale; non so quanto sia vero, ma il perché del foulard della figlia o il come si sia arrivati a quel livello sono domande che il il film del '75 pone senza spiegare; qui invece si ottengono tutte le risposte.
In più c'è una Barrymore identica al personaggio reale nel muoversi, nei tic, nelle espressioni folli e negli atteggiamenti; dall'altra parte c'è una Lange meno copincollata esteticamente, ma che riproduce in maniera perfetta l'irritante vocetta stridula dell'originale (una ottima interpretazione in ogni caso).

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