lunedì 12 ottobre 2015

Seed - Uwe Boll (2007)

(Seed)

Visto in Dvx.

Un brutale serial killer viene condannato a morte; purtroppo la sedia elettrica è vecchiotta e per tre volte l'assassino sopravvive. Dato che per legge dovrebbe essere rilasciato tutti i presenti decidono di far finta di nulla e sotterrare l'uomo ancora vivo. Purtroppo l'uomo è pure un supereroe del male ed esce dalla bara per pigliarsi la sua vendetta.

Un horror di vendetta molto lineare, ma estremamente oscuro, qualche esagerazione ma una buona atmosfera. Tutto inizia con un incipit durissimo, ma tecnicamente ben pensato, parte con immagini vintage di violenze gratuite su animali (immagini dirette e brutali, che francamente non sono riuscito a sostenere del tutto) per poi passare all'inquadratura del mostro (incappucciato) che si gode le scene alla televisione, poi la sequenza di una dettagliata (e credibile) esecuzione per sedie elettrica... una serie di immagini semplici, ma poste una di fianco all'altra riescono efficacemente a passare un mood unico di atrocità (perfetto il senso che si trasmette dalla violenza sugli animali alla pena di morte), morte e sofferenza, un mood estremamente utile per il senso del film; uno degli incipit più efficaci nell'ottica di un film horror.
Detto questo il resto del film si muove su questo ritmo; una prima parte con l'arresto e il tentativo di assassinio dell'omicida e una seconda parte che è la fuga del mostro e la vendetta. La prima parte è dura e gioca con lo splatter e con la suspense in parti uguali (la sequenza dell'arresto nella catapecchia del mostro); nella seconda invece (che potrebbe essere la migliore sulla carta) la tecnica cala, aumenta la fretta (si pensi alle varie vendette, rapide e senza molti guizzi) e l'empatia va a farsi benedire (lomiciod della donna legata alla sedia sarebbe potuto essere qualcosa di inguardabile, in senso buono per un horror, invece diventa un lento esercizio di CGI malfatto e di ottime idee sprecate). Il film si riprende un pò nel finale, molto potente, ma che soffre della medesima malattia.
Altro neo la musica, brutta ed enfatica; ma si sa che Boll è uno che pensa più a cosa mostrare che a cosa ascoltare.

Non un film pulito e impeccabile come altri nella carriera di Boll, ma nel complesso efficace.

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