venerdì 11 dicembre 2015

Hausu - Nobuhiko Ôbayashi (1977)

(Id.)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un gruppo di ragazze decide di passare le vacanze a casa di una parente della madre (morta da tempo) di una di loro. Inizialmente tutto sembra andare per il meglio con una gita in cmapagna di un gruppo di giapponesine (quindi regazzine entusiaste anche di fare i mestieri in casa al posto della donna paralitica), però iniziano a scomparire una dopo l'altra, mentre la più fantasiosa di loro sembra avere elle allucinazioni in cui vede teste volanti che le mordono il sedere.

Film giapponese che rappresenta la punta di diamante dell'impossibilità di classificazione. Oggetto strano parte come una commediola kawai adolescienziale, vagamente sentimentale, passa poi all'horror con punte splatter notevoli con immersioni in ambienti action e tanta comicità di dubbio gusto.
Ma quello che più sconvolge è come il tutto stia perfettamente unito insieme senza soluzione di continuità e ben rappresentato da un'estetica al limite dello schizofrenico.ù
Si perché quello che vince è un gusto estetico kitsch unito a una regia perfettamente consapevole di ciò che fa (e molto competente). Per capirci siamo dalle parti de "Le lacrime della tigre nera", ma con molte più capacità, molta più autoironia e molta più fantasia.

Una libertà formale estrema e molto cazzara, fatta di stilemi semplici ed esagerati con il tono paradossale di un cartone animato. C'è di tutto, mascherine, dissolvenze di una scena in un'altra, cieli e fondali finti e chiassosi, decorazioni degli interni esagerate, fermi immagine, musiche enfatiche (quelle dell'inizio sono piuttosto fastidiose e dal volume troppo alto), luci alla Sirk e viraggi di colore e giochi di montaggio mai visti (l'incipit mostra una riquadro centrale dello schermo virato in bianco e nero con una ragazza con un velo in testa e circondata di candele, la porzione attorno a questo riquadro è l'intenro di una classe che non si incastra con l'inquadratura centrale; poi il dettaglio al centro si muove verso sinistra finché non si sovrappone con il riquadro per poi continuare come un'unica inquadratura... difficile da spiegare, va visto); nel mezzo ci sono personaggi con nomi che caratterizzano il personaggio come nei 7 nani o nella spice girls (le protagoniste si chiamano Fantasy, Melody, Gorgeus, Prof, Sweet, Kung fu e Mac), sequenza fatte in stop motion e un finto film muto che serve a mostrare la storia di famiglia raccontata da una di loro con le amiche che fanno commenti in sovrapposizione.
Ci sono così tante idee messe sul fuoco (molte delle quali splendidamente cazzare) che è difficile ricordarle tutte.
bastino le prime scene. L'incipit è quello descritto sopra, poi cambio di scena e si assiste a un dialogo ripreso con un piccolo piano sequenza fatto da un lungo carrello posteriore; poi cambio di scena con un intermezzo da videoclip con molte mascherine, quindi nuovo cambio di scena si è a casa della protagonista sul balcone, un cielo di fuoco dipinto sullo sfondo, viene presentata la nuova compagna del padre che cammina al rallentatore con il vento che le muove costantemente il foulard.

Si concede inoltre quadretti decisamente più idioti con giochi con i suoni delle parole (la sequenza della ragazza che parla della testa decapitata nel pozzo), gag imbarazzanti (l'incidente di Mr. Togo che è degno di Mr. Bean, con l'insegnante che va all'ospedale per farsi togliere il sedere incastrato nel secchio; mentre nelle immagini prima ci sono alcuni personaggi che si muovono a ritmo di musica e si chiamano fra loro con il nome della professione).

In tutto questo, come già detto, ma è bene sottolinearlo, c'è dell'horror, con una casa infestata, presenze maligne, cannibalismo evidente. Ci sono morti continue, fontane di sangue e qualche buon momento splatter.

indubbiamente questa è una prova di forza più che un film in sé, ma è encomiabile come sia perfettamente bilanciato; si lascia andare solo nell'incasinato finale, dove la confusione (e la voglia di strafare) affossa il ritmo e lo rende piuttosto noioso.

Che possa piacere o meno, questo è uno dei pochi film che bisogna vedere, tutto quanto scritto non rende assolutamente quello che si avrà davanti agli occhi.

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