lunedì 2 maggio 2016

Frida - Julie Taymor (2002)

(Id.)

Visto in Dvx.

La vita di Frida Kahlo vista, soprattutto, attraverso il suo rapporto con Diego Rivera.

Un film bellissimo dove la regia la fa da padrone. Se i movimenti di macchina che tanto mi piacciono ci sono a bizzeffe, il vero colpo di genio è il continuo cambio di fotografia anche durante scene contigue molto simili; il bordone è formato da colori chiassosi e molto presenti con luci forti e calde; ma spesso questo coro di sottofondo viene interrotto da colori desaturati alla Eastwood (con inserti di colore mantenuti normali come in "Sin city"... questo per capirci, visto che questo film è stato realizzato 3 anni prima); con luci crude e dirette contro la macchina da presa o con giochi di ombre da Hollywood classica; o con sequenze prese di peso dall'espressionismo tedesco (l'omicidio di Trockij). A questo si deve aggiungere una voglia di giocare con gli stili cinematografici continua, con sovraimpressioni di immagini su quelle principali per rendere il pensiero della protagonista (Empire state building in vasca da bagno), collage, animazioni, spezzoni che mimano immagini d'epoca (e non sono la rivisitazione di "King Kong"), o inserzioni dei quadri della Kahlo che si animano per dare continuità alle scene del film (splendido l'intrecciarsi delle immagini con le canzoni in sequenze oniriche); ma ancora di più bisogna sottolineare l'enorme gusto per l'estetica enorme che continuativamente viene proposta in ogni scena (arrivando appunto ai picchi di mostrare i quadri per delineare i sentimenti in quel momento o per mostrare una scena che sta avvenendo), sia d'esempio anche soltanto la scena dell'incidente al rallentatore che  si conclude con una pioggia dorata sopra al corpo sanguinante della protagonista.

Un film bellissimo condotto con una voglia di rendere un clima prima che una storia biografia; utilizzando Frida Kahlo come un personaggio cinematografico (la donna forte che ama un uomo fisiologicamente incapace di essere fedele) riesce a rendere il servigio migliore al personaggio storico; inserisce riferimenti alla sue opere che si intersecano con le emozioni che devono essere rappresentata riuscendo a mostrare la pittrice senza bisogno né di tesserne le lodi, né di spiegare il genio.

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