lunedì 5 settembre 2016

Emilio Zola - William Dieterle (1937) Gale Sondergaard

(The life of Emile Zola)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

La vita di Zola; nella prima mezzora gli anni della fame, i primi scritti e l'amicizia con Gauguin, brevemente l'impegno civile fino ai successi letterari. Nella seconda parte (circa 3/4 del film) la vecchiaia con lo scoppio, l'impegno e la risoluzione de l'affare Dreyfuss.

Film molto scorrevole e tutto sommato godibile, ma decisamente male organizzato.
Intendiamoci, siamo nel periodo d'oro di Hollywood e le regole auree della sceneggiatura sono rispettate, non si troverà un meccanismo male oliato, ma è proprio l'idea di base che latita di senso.
Questo è un film ruffiano con pretese da biopic serio; è evidentemente tutto incentrato sull'affare Dreyfuss (o meglio, su Zola come combattente per la libertà nel caso Dreyfuss), ma si sente in colpa nel mostrare solo quell'episodio (o forse teme che mancando un background il pubblico si senta spaesato), quindi decide di attaccarci almeno 30 minuti buoni di gioventù del protagonista assolutamente inutili, privi di senso, troppo rapidi nello svolgersi, con scarse ripercussioni su quanto avverrà dopo (c'è solo il flebile legame con Gauguin che poteva facilmente risolvere in altro modo); solo un modo per mondarsi la coscienza.
L'affare Dreyfuss è poi trattato con tutti i crismi di un enfatico film di lotta Hollywoodiano, dove la vittima è messa rapidamente in disparte dall'ingombrante figura del protagonista.
Il film fa declamare molti scritti originali di Zola (tra cui il famoso J'accuse), ne mostra le titubanze e la forza; ma non riesce mai a trasmettere davvero, né i motivi della grandezza del personaggio reale, né la forza morale (se non la superficie patinata della stessa).
Se avessero realizzato un film totalmente di finzione basato sull'affare Dreyfuss il film non ne sarebbe diminuito, eliminato Zola non sarebbe cambiato nulla.

Muni si impegna, ruffianeggia teatralmente per gran parte del film, regge bene gli sforzi richiesti, ma risulta sempre piuttosto finto. Direi che l'Oscar l'ha meritato di più per altri film.

Non un brutto film, tutt'altro, ma è solo un contenitore vuoto.

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