venerdì 2 settembre 2016

I vampiri - Riccardo Freda (1957)

(Id.)

Visto in Dvx.

A Parigi vengono rinvenuti cadaveri digiovani donne completamente svuotati dal sangue. La polizia indaga, mentre un giornalista... beh indaga meglio. Gli occhi di tutti si volgono verso la dimora di una duchessa che vive da sola con la bella e vivace nipote. Eppure le cose cominciano a sembrare sempre più sospette.
Uso un linguaggio idiota per evitare l'unico spoiler (intuibile dopo i primi dieci minuti) del film.

Di fatto in questo film non ci sono vampiri e neppure siamo davanti a un horror... seppure (per l'ambientazione presumo) viene considerato il primo film dell'orrore italiano (già ce n'era stato uno del periodo del muto, ma ora perduto).
Più che queto primato piuttosto farlocco questo film è interessante (e importante) per lo stile utilizzato.
Ambientazione gotica (gli interni del palazzo della contessa sono quanto di più bello abbia mai prodotto il cinema italiano d'atmosfera, tuttora imbattuto); macchina da presa mobilissima; omicidi misteriosi con detective improvvisati; serial killer; una ragazza rapita che rappresenta la base della suspense dell'intero film; twist plot finale; effetti speciali schockanti (ci torno). Per idee e per stile qui inizia il thriller italiano dei due decenni successivi, che sarà il filone in cui nascerà Argento e, quindi, il filone da cui trarrà vigore il nuovo cinema horror americano degli anni '70. In poche parole, qui nasce tutto.

La storia è piuttosto debole e mette in campo di tutto (esperimenti fatti d aunos cienziato pazzo, un maniaco, sospetto vampirsmo) per ottenere molto poco. Ma il punto di forza è tutto nell'estetica; oltre agli strabilianti interni il film è fotografato in maniera sublime (i film dei decenni successivi dello stesso genere se la sogneranno una cura del genere) anche grazie a un Bava alle prime armi (anche regista senza crediti in quanto venne assunto a fine riprese per allungare il brodo con scene ex novo delle indagini). Infine i già citati effetti speciali si limitano a due scene di invecchiamento accelerato, un effetto incredibile, perfetto, senza sbavature che impressiona ancora adesso.

Nessun commento: