mercoledì 15 marzo 2017

Hold your breath - Jared Cohn (2012)

(Id.)

Visto in tv.

Un gruppo di amici decide di partire per un campeggio isolato; nel farlo passano davanti a un cimitero in cui è sepolto un uomo cattivissimo il cui spirito possiede il fattone del gruppo. Mentre il fattone sevizia un poliziotto gli altri decidono di esplorare un ex ospedale e perdono tempo facendo del sesso o degli scherzi stupidi. Riuniti verranno massacrati a uno a uno dallo spirito dell'uomo malvagio

Un film dozzinale. Nient'altro. La realizzazione è superficiale, sfrutta degli attori mediocri e un CG totalmente ingiustificabile (c'è la peggiore esplosione della storia del cinema e quello che da da pensare è che non serviva ai fini della storia; se non c'hai i mezzi per farla esplodere bene quella macchina perché hai dovuto farla esplodere?! perché!). Ma il problema è la mancanza di idee.
Non sapendo cosa fare vengono messi in campo tutti i topos del cinema horror: camping isolato, cimitero abbandonato, prigione/ospedale/manicomio, possessione, casa infestata, scontro tra poltergeist, maniaco omicida. Viene fatto tutto e tutto viene fatto alla rinfusa, senza un logica, ma sperando che accumulando idee rubate ad altri salti fuori qualcosa di minimamente efficace.
Un film horror che non spaventa, dalla struttura imbarazzante con un effetto finale dozzinale. E dire dozzinale è comunque un eufemismo.
Ne parlo solo perché sono rimasto sconvolto dalla totale assenza di capacità di fare paura o di quell'ingenuità che comunque mi fa apprezzare i goffi tentativi d'imitazione (negli anni mi sono affezionato a diversi brutti film horror per il loro tentativo di essere significativi nonostante le mancanze). Speravo che il cinema horror medio fosse migliore.

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