lunedì 21 maggio 2018

Il volo della fenice - Robert Aldrich (1965)

(The flight of the Phoenix)

Visto in Dvx.

Un gruppo di uomini stanno sorvolando il deserto libico per tornare a casa, ma l'aereo si impantanerà nelle sabbia in mezzo al nulla. La convivenza, l'attesa, i tentativi di fuga metteranno a dura prova (e faranno fuori) tutti i partecipanti.

Un film muscolare in puro stile Aldrich, ma con una capacità di gestire attori e spazi che supera a destra quasi tutto quanto fatto dal regista fino a quel momento.

In primo luogo una storia con unità di luogo, un manipolo di personaggi che devono solo relazionarsi fra di loro e applicarsi in lunghi tentativi di fuga... beh, è un attimo che ti sfugga di mano e finisca nella noia più oscura. Eppure Aldrich riesce a gestire perfettamente i tempi; riesce a rendere la monotonia di quei giorni alternandola perfettamente agli scontri, alle fughe, ai tentantivi e alle scene ripetitive. Riesce in un gioco di equilibrismo che è solo il primo di questo film.

Aldrich poi compie un piccolo capolavoro nella gestione degli spazi, utilizzando la porzione di deserto attorno al veivolo come uno spazio chiuso, riuscendo a rendere vago senso di claustrofobia in uno spazio aperto e eprmettendosi il lusso di alcun campi lunghi ben fatti solo per poche scene.

Infine il regista si trova a gestire un cast enorme per numero di personaggi e per valore degli interpreti (certo, per lo più caratteristi, ma comunque di livello); nel farlo ottiene il miglior risultato del film e l'equilibrismo più arrischiato (ma meglio riuscito di sempre), tutti i personaggi (salvo i pochi obiettivamente inutili se non per una funzione decorativa come l'italiano Gabriele) hanno il loro spazio, riescono a essere delineati e compatti, permettono all'attore che li interpreta di portare a casa una parte che va dal buono al dignitoso e tutto questo mantenendo comunque su un altro piano i 3-4 coprotagonisti della vicenda.

SPOILER
Devo ammettere che l'unica stortura che ho trovato è stato l'happy ending finale ai limiti del film disneyano. Ma dopo oltre due ore di un'operazione titanica, sporca e sudato, soddisfcente di per sé, una strizzata d'occhio al botteghino la si può concedere.

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