venerdì 25 maggio 2018

Spring breakers. Una vacanza da sballo - Harmony Korine (2012)

(Spring breakers)

Visto in Dvx.

Quattro ragazze decidono di andare allo spring break in Florida nonostante la mancanza di soldi; a seguito di una rapina potranno partire, ma anche in Florida avranno problemi con la giustizia e si infileranno in un mondo di gang e violenza.

Questo è un film dalla trama estremamente esile che gioca tutto sulle immagini. Immagini iperpatinate, ridondanti, kitsch, rallentate e giocano sui contrasti. Le immagini danno forma a quel poco di trama e a tutto il senso del film be oltre le parole che sono usate, come la musica, solo come sfondo, come stampella delle immagini, non per spiegarle, ma per sostenerle.
Korine fa un lavoro ragguardevole prendendo l'immaginario moderno di divertimento, gonfiandolo, rallentandolo e facendolo durare troppo (questo è l'incipit), rendendolo fin da subito qualcosa di inquietante; da li parte un film che, programmaticamente, cerca di mostrare la violenza, la brutalità, l'orrore che si trova al di sotto dell'idea di felicità televisiva (il tutto usando il paradosso e l'eccesso).
Non c'è l'istinto del predicatore in tutto questo, ma solo un accorto uso degli stilemi classici usati da una qualunque trasmissione di Mtv; Korine non mostra il vuoto che c'è sotto, ma lo riempie di un perturbante talmente esagerato (le ragazzine di Disney Channel che fanno il girotondo con passamontagna rosa e fucili a pompa prima del massacro) da non voler essere critica (anche perché le critiche che potrebbero essere sollevate sarebbero altre), ma allegoria.

Indubbiamente lo sforzo di regia e, soprattutto, di montaggio è enorme e nella seconda parte regala momenti pazzeschi; però, purtroppo, bisogna prima superare una prima metà che sembra voler essere più un esercizio di stile che altro.

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