sabato 9 febbraio 2013

Piume di struzzo - Mike Nichols (1996)

(The birdcage)

Visto in tv.

Una vecchia coppia gay che gestisce un locale di drag queen viene sconvolta dalla notizia che il figlio di uno dei due si voglia sposare, e si voglia sposare con la figlia di un governatore repubblicano  molto reazionario, e che voglia presentare i suoceri giusto quel weekend. I tentativi di trovare una madre sostitutiva vanno a vuoto e si risolvono a fingere d’essere una coppia eterosessuale (con Nathan Lane travestito da donna). Il trucco sembra funzionare molto bene finché non arrivano dei giornalisti.

Commedia sui generis che attacca con gusto l’ambiente reazionario (splendide le battute sul governatore morto o le opinioni esternate da Lane al consuocero) e si avvale di un cast all stars per farlo. Com'è noto si tratta di un remake di “Il vizietto”; film che vidi anni luce fa e che ora mi rendo conto di non ricordare per nulla, quindi ogni paragone va un po’ a quel paese.

Tuttavia quello che si può certamente dire è che nonostante lo spreco di buone idee e di situazioni divertenti (oltre che di una regia garbata di Nichols che sembra abbastanza interessato alle carrellate in avanti, ma per il resto poche stranezze) il film non decolla; impantanato nel mostrare una coppia troppo monotona nei ruoli (quante volte Williams deve consolare Lane, alla fine l’ironia viene persa del tutto), ma soprattutto sembra non voler andare al di là del divertimento, sfotte i repubblicani, ma si ferma li, non discute sui perché, sulle difficoltà, sui problemi o le possibilità in più, non sfrutta i personaggi sui generis per dire qualcosa o fare qualcosa di particolare, li sfrutta solo per realizzare una normale commedia degli equivoci. Certamente è una commedia degli equivoci divertente, ma tutto si chiude li.

Inoltre il cast fantastico (capitanato da un Robin Williams in uno dei suoi momenti migliori) ha come punto debole proprio ciò che non poteva essere sbagliato, il personaggio di Albert; Nathan Lane si limita a mimare in maniera pedissequa una macchietta buffa, ma assolutamente insipide, non va oltre ad una sorta di dumb blonde in versione gay e, a mio avviso, il film ne risente (quanto risulta migliore il film nel momento in cui Lane si finge la madre e comincia ad agire in maniera più contenuta?!). 

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